Sesta uscita della rubrica Segreti d’Ufficio”, la rubrica che scardina la scatola nera delle dinamiche d’ufficio.
Tutti siamo cresciuti con la cultura del fare, con l’immagine dell’uomo/donna impegnati e con l’agenda sempre piena.
Oggi grazie alle app per la produttività, essere più produttivi sembra essere diventato più efficace e alla portata di tutti.
Ma ne siamo davvero sicuri?
Non c’è invece il rischio che il produrre a tutti i costi diventi un’ossessione improduttiva?
Ne parliamo grazie alla lettera di Marco, manager e presto neo papà.
oooooo
Cara Silvia,
notiziona: tra 6 mesi diventerò papà di una bambina!
L’emozione è talmente forte che non so descrivertela. Ti cambia davvero le prospettive.
Ho passato gli ultimi anni a investire sulla mia carriera, cominciavo a inviare mail al mattino prima di colazione e finivo ben oltre l’orario di lavoro.
Un giorno di un mese fa, ho avuto un’illuminazione, se così si può chiamare.
Mi son chiesto: ma con sti ritmi quando mai troverò del tempo da dedicare a mia figlia?
Quindi mi sono dato una sfida: provare a essere più produttivo con l’obiettivo di uscire alle 18, senza sensi di colpa e continuando a fare una bella figura con i miei capi.
Mi sono messo subito a testare qualche app sul time management e ho divorato un libro sull’argomento.
Sono arrivato a contare i minuti al giorno che sprecavo in azioni inutili e mi son reso conto che ironicamente anche star dietro alle app richiedeva tempo.
Dopo un primo entusiasmo iniziale, ora mi sto chiedendo quale sia la via giusta da seguire, con la consapevolezza che 6 mesi passano veloce e vorrei – almeno lavorativamente -, farmi trovare pronto all’arrivo della piccola.
Hai consigli per non cadere in trappola?
Marco
oooooo
Caro Marco,
innazitutto supermegacongratulazioni!
approvo in pieno la tua sfida e se posso contribuire ne sono più che felice!
Prendi un bel respiro, però.
Capisco che tu voglia arrivare pronto e mi piace la tua voglia di metterti in gioco e di migliorarti.
Ma attenzione: la produttività spinta all’eccesso può diventare un’ossessione!
Se mi permetti di sdrammatizzare mi viene in mente Furio, il papà iperorganizzato interpretato da Carlo Verdone in uno dei suoi film. Ecco, il rischio è quello.
Il rischio è quello di stare sempre all’erta, anche fuori dall’ufficio per rincorrere l’ultima app o il metodo che in qualche modo ci farà diventare più performanti.
Addirittura il non staccare mai viene visto da molti come un valore più che positivo, fenomeno che è così diffuso che è stato creato un termine ad hoc per descriverlo: il busy bragging, cioè il vantarsi di non avere tempo libero.
Poi però, se ti capita di chiedere in giro “Come va?” tutti ti rispondono che non riescono a stare dietro a tutto e che son sempre di corsa. E non sembrano molto felici della situazione. L’hai notato?
Questo perché l’essere in azione non è sempre sinonimo di migliorare o raggiungere risultati.
Anzi la mia opinione è che il “fare per fare” alla lunga è controproducente, soprattutto se non è accompagnato da una pausa di consapevolezza.
Per lanciarti una provocazione che vuole essere uno stimolo, nel fatto che tu lavorassi oltre l’orario d’ufficio io non ci vedo un “investire sulla propria carriera” ma una gestione del tempo poco efficace!
Tu stesso, monitorando la tua giornata ti sei reso conto di sprecare minuti preziosi.
Alcuni piccoli consigli:
- Parti innanzitutto da te, da cosa puoi fare tu nel tuo contesto: osserva le interruzioni che “stai accettando” e inizia a sperimentare delle tattiche per ridurle.
- Non focalizzarti sul cercare di azzerare tutti i momenti improduttivi. Anzi, le pause svolgono un ruolo fondamentale, sono come il recupero per gli atleti. Concentrati invece sui processi e sugli atteggiamenti improduttivi. Tuoi e del tuo team.
- Per quanto sembri contraddittorio rispetto ai tuoi obiettivi, per farti partire con il piede giusto vorrei proprio che tu cominciassi dal prenderti pause. Prendi la tua agenda: segna in ogni giorno feriale un momento solo per te. Dedicati una pausa per ascoltare una canzone, per guardare fuori dalla finestra, per pensare serenamente a tua figlia. Bastano anche solo 5 minuti, ma saranno i tuoi 5 minuti. Per creare più velocemente l’abitudine tieni in vista un Post-it di promemoria o crea un evento ricorrente sul tuo calendario o sulla tua app preferita. 😉
- Quando pianifichi la tua giornata tieni conto che ci saranno interruzioni, brevi momenti di pausa, fasi della giornata con minore energia e imprevisti urgenti: meglio lasciare degli spazi in agenda anche per questi. Se lavori 8 ore, ti poni obiettivi da 12 e poi di fatto ne hai 6 a disposizione, è inevitabile non farcela!
Un caro saluto,
Silvia
<- Segreti #5 Segreti #7->
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